Kiko Arguello, pittore spagnolo è il fondatore assieme a Carmen Hernández e padre Mario Pezzi del Cammino Neocatecumenale; è da sempre di essere al servizio dell’evangelizzazione. Kiko ha dipinto nel corso degli anni innumerevoli icone sacri: la Madonna di Kiko, il Buon Pastore, la Madonna del Silenzio, la Madonna del Terzo Millennio, la Famiglia di Rio, Gesù Bambino, Gesù Crocifisso, Cena Domini, Cristo Pantocrator, il Profeta Elia, la Famiglia di Nazareth, l’arcangelo Gabriele, Cristo Radioso, Gesù Trasfigurato solo per citare alcune delle sue opere.
Ma cosa sono esattamente le Icone e qual è la loro storia e il loro significato?
Il termine icòna - dal russo ikona, e questo dal greco bizantino εἰκόνα, greco classico εἰκών -όνος, significa «immagine». Le icone da sempre fanno riferimento ad immagini sacre rappresentanti, ad esempio Gesù Cristo, la Vergine Maria, i santi, eccetera. Dunque, nella cultura cristiana l'icona è un dipinto raffigurante le immagini più importanti per ogni credente.
Questa tipologia di simulacri sacri ha avuto grande diffusione, come oggetto di culto e venerazione già dal V secolo a.C.. Tra le più antiche icone al mondo, possiamo citare, quelle conservate nel monastero di S. Caterina sul Sinai (VI-VII secolo a.C.) e a Roma (Madonna della Clemenza, VII-VIII secolo a.C., S. Maria in Trastevere). Le icone erano dipinte su tavolette di legno o lastre di metallo, spesso decorate d’oro, argento e pietre preziose, tipiche dell’arte bizantina e, in seguito, di quella russa e balcanica. Le icone erano create come oggetti isolati o destinate a essere poste nell’iconostasi, struttura divisoria interposta fra la zona presbiteriale delle chiese e quella riservata ai fedeli.
Le opere di Kiko
L’icona di Kiko più diffusa è quella rappresentante la Madonna e il Bambino, la celeberrima “Madonna di Kiko”. Alcune delle opere iconografiche di Kiko Argüello sono presso la cattedrale dell'Almudena a Madrid , la parrocchia dei Santi Martiri Canadesi a Roma, la parrocchia di San Bartolomeo in Tuto Scandicci (FI), la parrocchia di Santa Francesca Cabrini a Roma, la parrocchia di San Luigi Gonzaga a Roma, solo per citarne alcune. La sua arte al servizio del credo ha saputo negli anni offrire un patrimonio di icone non solo ampio, ma dall’alto valore simbolico.
Come ha spiegato il patriarca Moraglia, in occasione dell’inaugurazione della "corona misterica”, l’opera realizzata da Kiko (un dipinto di ben 40 metri di lunghezza, composto da 13 icone realizzate per svelare il mistero di Cristo),
«il mistero cristiano nella sua totalità e i singoli misteri che lo compongono vengono annunciati anche attraverso il genio degli artisti e declinati attraverso i canoni umani e contemporanei dell’arte; il Vangelo è sempre, anche, il buon annuncio della Bellezza e il ciclo pittorico che oggi benediciamo ha la straordinaria forza di “svelarci” il mistero».
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